Chiara è giovanissima, ha solo 23 anni, e dopo alcune esperienze di volontariato in Africa e nei Balcani, decide che vuole iniziare a viaggiare da sola con Couchsurfing e Carpooling. Originaria della provincia di Palermo vive a Bologna da un anno dove sta ultimando una laurea specialistica in italianistica e scienze linguistiche. Nella vita vuole fare l’interprete e sta studiando la lingua dei segni. Ci racconta come organizzare e vivere il viaggio riducendo costi per spostamenti e pernottamento.
CIAO CHIARA, A CHE ETA’ HAI INIZIATO A VIAGGIARE?
All’età di 14 anni sono andata da sola a Brighton per un corso di studio e quella è stata la mia prima esperienza all’estero. A 18 anni sono stata invece in Tanzania con una associazione di volontariato, l’anno successivo in Albania e Grecia con la stessa associazione alternando camper e tenda. Lo scorso anno sono stata a fare il Camino di Santiago, quest’anno avevo voglia di mettermi alla prova fino in fondo e sono partita da sola.
DOVE SEI STATA NEL TUO PRIMO VIAGGIO IN SOLITARIA?
Sono partita dalla Sicilia per Dusseldorf proseguendo per Dresda e infine Praga. Tutto con Couchsurfing, Carpooling e BlaBlaCar (quest’ultimo solo in Italia).
QUAL è IL VANTAGGIO DI AFFIDARSI AL COUCHSURFING PER L’ALLOGGIO?
Hai una differente visione dei luoghi che vai a visitare, vivi per qualche giorno con qualcuno che quel territorio ce l’ha dentro, lo conosce, lo vive abitualmente. Sperimenti quindi la quotidianità e hai la possibilità di vedere posti non turistici.
DURANTE QUESTO ULTIMO VIAGGIO TI SEI SPOSTATA CON BLABLACAR E CARPOOLING: COME TI ORGANIZZI PER I PASSAGGI?
Ho due profili, uno su Carpooling e l’altro su Blablacar; su entrambi i siti esiste la possibilità di lasciare e leggere feedback di altri utenti quindi si viaggia abbastanza sicuri. Mi connetto il giorno prima della partenza, all’ultimo minuto c’è sempre più scelta. Avendo sempre un tablet con me è tutto piuttosto semplice.
CI SONO DELLE REGOLE BASE?
Si, solitamente si osservano le regole che vengono suggerite dal sito stesso: puntualità e rispetto per la privacy altrui. Per fare un esempio, su Blablacar viene richiesto di indicare quanto “chiacchierone” sei, tipo da 1 Bla a 3 blablabla. In quel caso diventa facile capire se chi offre il passaggio è disposto a conversare oppure no. Altra regola base: il contributo si versa al momento della partenza perché, se durante il viaggio capita di diventare amici poi potrebbe crearsi una situazione ambigua relativa al denaro.
COME SI SVOLGE NORMALMENTE UN PASSAGGIO?
E’ tutto molto sereno, si può parlare, socializzare oppure, nelle tratte più lunghe anche leggere un libro.
SOLITAMENTE SI PENSA ALLA FORMA DI PASSAGGIO CONDIVISO COME POSSIBILITA’ DI RISPARMIO: SECONDO TE C’è UNA REALE CONVENIENZA?
Io penso proprio di si anche se credo che all’estero ci sia una convenienza maggiore essendo un sistema piuttosto diffuso ed essendoci un’ampia offerta con conseguente ribasso dei prezzi. Tutto sommato anche in Italia è possibile risparmiare rispetto ad un viaggio in treno, in pullman o in aereo. Dipende anche se ci si vuole vivere il viaggio su strada senza essere catapultati in un’ora da un posto all’altro. Il trasporto che usi diventa parte integrante del viaggio che fai.
HAI MAI VIAGGIATO IN AUTOSTOP?
Si, ho fatto autostop in Sicilia e in Grecia. In Grecia però è durissima: non ti carica nessuno!
QUALI SONO LE DIFFERENZE SOSTANZIALI TRA AUTOSTOP E CARPOOLING?
Sicuramente il fattore sicurezza tramite la rete può essere maggiormente controllato. attraverso il sistema di feedback si ha modo di capire in anticipo chi sarà la persona con cui condividere il viaggio. E poi non ci sono le attese sulla strada!
COSA SIGNIFICA PER TE VIAGGIARE?
Uscire dagli schemi quotidiani e culturali e imparare a conoscersi meglio. Il confronto diretto con tutto ciò che è altro e che porta alla conoscenza di sè.Anche se poi, andando a fondo, ci si trova tutti impegnati nella stessa ricerca, nella stessa esigenza di conoscere. Viaggiare per me è anche diverso dal fare turismo, conoscere i luoghi che si vedono direttamente dalle persone del posto. Non mi interessa avere una guida che racconta a tutti la stessa storia.
ESISTE, SECONDO TE, UN MODO NON TURISTICO DI VISITARE UNA META TURISTICA?
Dipende da noi, da come vogliamo entrare in un luogo, da cosa vogliamo sperimentare. Se ci interessa entrare solo nei circuiti dei musei, per esempio,oppure provare anche altro. Convivere con qualcuno che conosce il luogo è già qualcosa di diverso dall’approccio turistico classico. Uscire dal ruolo di spettatore ed entrare a piedi scalzi in quelle che sono le tradizioni locali, anche se non sempre è facile. Fondersi con i locali: questo forse è un inizio.
SOLITAMENTE PARTI CON MOLTE INFORMAZIONI OPPURE LE TROVI SUL POSTO?
Preferisco trovarle sul posto, parto senza guida. Quando arrivo trovo una mappa (è quella che mi dà il potere!) e poi chiedo alla gente. Per esempio, a Praga mi sono rivolta ad un “giocattolaio” per avere informazioni sul quartiere ebraico e sulle cose più belle da vedere in città e in particolare mi ha suggerito di salire al 2° piano di un museo, andare nel bagno delle donne da dovrei avrei avuto una bellissima visuale dall’alto e, devo dire insolita, del cimitero ebraico. E assolutamente Gratis!
C’è QUALCOSA CHE TI ISPIRA PARTICOLARMENTE NEL MODO DI VIAGGIARE?
Si, una canzone a cui faccio sempre riferimento è “Il Viaggiatore” de “I Mercanti di Liquore” che esprime e rappresenta la mia visione di viaggio.
PROGETTI PER IL PROSSIMO VIAGGIO?
Andrò in Brasile la prossima estate ma vorrei fermarmi almeno 5/6 mesi!
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