Marco e Tiphaine: dall’Europa all’Asia, lentamente, in bicicletta

Marco, 31 anni italiano, e Tiphaine, 26 anni francese hanno iniziato a viaggiare in bicicletta alla scoperta del mondo e delle realtà ecosostenibili. Dal vecchio continente alle immense steppe dell’Asia, un viaggio di durata indefinita in cui i ritmi, lenti come in bicicletta, si allineano a quelli della natura. Il  loro progetto, CycloLenti, confluisce in un blog in cui condividono le loro esperienze.

Marco e Tiphaine

Marco e Tiphaine

1- Ciao Marco e Tiphaine, come ha inizio la vostra storia di viaggiatori?

Ci siamo detti: vogliamo viaggiare, scoprire stili di vita sostenibili, ma non abbiamo grosse risorse finanziare. Come facciamo? Da qui l’idea di partire in bicicletta in giro per il mondo. E così abbiamo unito l’utile al dilettevole: pedaliamo, assecondiamo la nostra sete di viaggiare e allo stesso tempo impariamo dalle realtà ecosostenibili che visitiamo.

2- In che modo è maturata la decisione di mollare le vostre vite e girare il mondo in bicicletta?

Il passo vero e proprio l’abbiamo fatto quando ci siamo resi definitivamente conto che esistono tante valide alternative al modello proposto dalla società. Più che “mollare” questo viaggio rappresenta la nostra risposta alla “crisi”. Ci siamo rimboccati le maniche per studiare e mettere in pratica alcune delle soluzioni possibili ai problemi di oggi.

3- Finora quanti giorni, quanti km sulle vostre gambe e quanti paesi già toccati?

Siamo partiti a fine maggio ’14 dalla costa atlantica francese. Abbiamo costeggiato tutto il nord della Spagna, pedalato in lungo e in largo il Portogallo. Arrivati in Andalusia abbiamo fatto ‘barca stop‘ e una barca a vela ci ha dato un passaggio fino in Sardegna. Da lì siamo arrivati a Napoli. A Caserta, dove c’è la famiglia di Marco, una pausa prima di attraversare gli appennini e arrivare in Puglia. Ad oggi abbiamo percorso più di 5000km.

 Cyclolenti- Barcastop

4- Qual è il messaggio che con il progetto Cyclolenti volete portare per il mondo?

Cambiare si può, è alla portata di tutti e si può fare ora! E’ questo il messaggio che in forma silente risuona dalle nostre bici tra una pedalata e l’altra. Per farlo dobbiamo solo cambiare lenti (anche per questo cycloLENTI) e vedere il mondo da una prospettiva diversa.

5- In che modo finanziate il vostro lungo giro?

Con i nostri risparmi e grazie all’aiuto delle persone che sposano la nostra causa. I muscoli e le bici ci fanno avanzare in maniera gratuita e senza inquinare, la tenda ci permette di non pagare mai per dormire, il fornellino di poter cucinare un piatto di pasta senza dover mangiare panini o andare al ristorante. In questo modo non spendiamo più di 5 euro al giorno a testa. Inoltre abbiamo avviato due campagne di raccolta fondi: “portaci a spasso” con una donazione ricevi la nostra t-shirt bio e “facci pedalare..finanzia dei km” con 0,50€ finanzi un km del viaggio, la metà è devoluta a ‘Life Project 4 Youth’ una ong che opera in Indocina e che andremo a visitare quando arriveremo laggiù.

 Cyclolenti

6- C’è qualcosa che questa esperienza vi sta insegnando che non fosse nelle vostre aspettative?

Assolutamente si. Quando ci si lascia andare, quando si abbandonano i condizionamenti mentali e ci si apre al mondo, il mondo si aprirà a te e una serie di coincidenze e fattori ti guideranno in questo grande flusso che è la vita.

7-  Quanto c’è di improvvisazione e quanto di organizzazione nel vostro itinerario?

Direi un 30% di organizzazione e il resto pura improvvisazione. Decidiamo solo a grandi linee l’itinerario, poi il viaggio si adatta a ciò che viviamo giorno per giorno. In Portogallo ad esempio ci siamo fermati un mese in più, in Asia centrale molto dipenderà dai visti e così via…

8-  Pensate che qualcosa sia cambiato in voi da quanto avete iniziato a viaggiare in bicicletta?

Credo che questo tipo di viaggio ti metta di fronte ai tuoi limiti e alle tue capacità. Nel bene o nel male si imparerà a conoscersi meglio.

 Cyclolenti

9- Qual è l’aspetto più faticoso e quale il più divertente dell’essere per il mondo su due ruote?

I risvolti delle situazioni sono di solito i momenti più belli. Ad esempio si è fatto buio, non sai dove piantare la tenda, sei stanco morto, hai fame, freddo, non hai più forze e non sai proprio cosa fare. Un attimo dopo una persona ti invita a casa e in men che non si dica ti ritrovi al calduccio a fare due chiacchiere con la pancia piena e un bicchiere di vino in mano. I momenti più faticosi sono quelli prima che la situazione abbia un risvolto.

10- Nei vostri bagagli cosa pesa di più: vestiti, tecnologia o attrezzatura per il viaggio?

L’attrezzatura è sicuramente la più ingombrante e pesante. Tenda, sacco a pelo, materassino, pentole e fornello sono indispensabili per affrontare questo viaggio in completa autonomia.

11- E’ cambiata la vostra percezione del mondo da quando siete in movimento?

Si. Già nel giro di pochi mesi abbiamo toccato con mano che è possibile fare impresa sostenibile, costruire con le proprie mani una casa con elementi naturali e spendendo pochissimo (altro che mutuo trentennale), essere autosufficienti dal punto di vista energetico ed alimentare.

Cyclolenti

12- Ora dove vi trovate e dove siete diretti?

Dopo questa breve pausa natalizia, il nostro viaggio riprende. Ora le ruote delle nostre bici sono puntate verso est. In questo momento ci troviamo nei pressi di Bari. Dalla Puglia ci imbarcheremo per la Grecia. Attraverseremo la Turchia, le aree del Caucaso, ripercorreremo parti della vecchia via della seta per poi giungere in Cina, Indocina e chissà ancora dove…

13- Cosa immaginate nel vostro futuro dopo questo lunghissimo percorso?

Non lo sappiamo con esattezza, ma ci piacerebbe prendere un pezzetto di terra, costruire con le proprie mani una casetta, vivere in modo semplice e naturale facendo quello che ci piace senza accettare pesanti compromessi. Una cosa è sicura, dopo questo viaggio sicuramente non ci mancherà l’ispirazione.

Seguite Marco e Tiphaine in giro per il mondo:

Blog : https://cyclolenti.weebly.com

Pagina FB : CycloLenti

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