Voglio cambiare vita: il giro del mondo in moto di Mauro Dagna

Mauro Dagna, 47 anni, residente ad Asti, padre di Gabriele di 24 anni, entusiasta della vita, adora viaggiare e mettersi in discussione. Professione attuale: viaggiatore in solitaria. Professione precedente: sales manager per multinazionale settore Automotive. Il suo lungo viaggio intorno al mondo non è ‘soltanto un viaggio’ ma un cambiamento radicale di vita. Insieme a lui: una moto ed un grande progetto.

Mauro Dagna

Mauro Dagna

1- Ciao Mauro, come inizia il tuo percorso di viaggiatore?

Inizia nel 2000 alla “tenera” età di 33 anni. Mi trovavo in Brasile per lavoro e decisi di prolungare la mia permanenza nel continente Sud Americano di un paio di settimane. Zaino spalla, presi un volo San Paolo-Ciudad del Este in Paraguay e cominciai a viaggiare, da solo, su e giù per la Bolivia dopo aver attraversato tutto il Gran Chaco Paraguayano su di un bus 4×4 senza aria condizionata e con 40°C fuori! Da quel dicembre 2000 non mi sono più fermato!

2- Quando hai cominciato a muoverti in moto e quali paesi hai vistato?

La moto è arrivata tardi, a 40 anni esattamente a Febbraio 2007. Era un sogno che volevo realizzare, ma prima non potevo. Dopo brevi giretti in Italia, ho cominciato a muovermi fuori dai nostri confini, cominciando con la Corsica, per poi passare al Marocco, la Croazia ed il Montenegro, l’Egitto ed infine un giro intorno al Mar Nero di 12.300 km in un mese attraversando 12 Nazioni (https://www.sempreinmoto.it/mauroblacksea/), il grande test per questo giro del mondo!

3- Come sei arrivato alla  decisione di fare il giro del mondo in solitaria su due ruote?

Patagonia 2003. Esco da un ostello a El Calafate e mi trovo davanti una moto carica all’inverosimile. Il proprietario è un francese che sta facendo il giro del mondo. “un giorno lo farò anch’io!” penso e dopo un bel po’ di anni ed un bel po’ di lavoro su me stesso, eccomi qua, a realizzare il mio sogno! Ma il vero boost che mi ha spinto a prendere questa decisione è stata la ferma convinzione di voler cambiar vita e di andare aldilà degli schemi che la società ci impone di vivere. Il mio non è semplicemente un viaggio. La mia scelta è un cambio radicale di vita e non tornerò più a fare le stesse cose che facevo prima!

Etiopia

Etiopia

4- Da quanto tempo sei in giro e quanto durerà la tua avventura?

Sono partito ufficialmente da Asti il 22 Marzo 2014, ma dall’Italia solamente 2 mesi dopo. Ho percorso 17000 km in Africa attraversando Etiopia, Kenia, Tanzania, Malawi, Zambia, Namibia e Sud Africa. Arrivai qui in Brasile a metà Ottobre, ma ci volle oltre un mese per poter importare la moto a causa dell’assurda burocrazia brasiliana, talmente assurda che fui costretto a far prolungare il viaggio del mezzo da San Paolo a Buenos Aires. In Argentina le pratiche sono molto più veloci e soprattutto più economiche. Fine novembre ritornai in Brasile attraversando l’Uruguay. Dopo una pausa forzata di 45 gg in Italia a causa di un lutto che ha colpito la mia famiglia, eccomi nuovamente in sella a parlare del mio progetto su e giù per il Brasile!

5- Il tuo progetto ‘Vagabondo per il mondo” ha, in realtà, più di un obiettivo. Ci racconti?

Con piacere! Il primo obiettivo è quello di dare una direzione diversa alla mia vita. Licenziarmi a 47 anni, non avere più un salario garantito, ma riprendere in mano prepotentemente la mia vita, nel bene e nel male!. Partire per un lungo viaggio intorno al mondo, in moto, in solitaria, per portare un grande messaggio di integrazione, quello proposto dall’associazione Albergo Etico,  che dà la possibilità a persone con Sindrome di Down e disabilità intellettive lievi, di crearsi un futuro in piena autonomia. L’obiettivo è quello di permettere a queste persone di acquisire quella self confidence necessaria per vivere la loro vita in maniera autonoma, senza necessità di un supporto costante. Questo avviene attraverso stage di formazione all’interno del ristorante Tacabanda di Asti dove i ragazzi acquisiscono nozioni di cucina e sala, sperimentando direttamente sul campo le nozioni acquisite. ll progetto di Albergo Etico è quello di costruire un hotel di medie dimensioni ad Asti che possa permettere a molte più persone di intraprendere questo cammino verso una vita migliore, un’integrazione appunto di persone con capacità del tutto al di fuori del comune che hanno tanto da dare a noi poveri mortali! Il mio obiettivo quindi è quello di far conoscere al mondo questo progetto, tentando di recuperare i fondi necessari per la costruzione dell’albergo.

Makuyu, Kenya

Makuyu, Kenya

6- Come procede la raccolta fondi? 

Direi molto bene. Sto proponendo un intervento finanziario a potenziali investitori in Sud Africa e Brasile, normalmente imprenditori Italiani che hanno fatto fortuna in terra straniera. I contatti mi vengono forniti dai consolati e dalle camere di commercio Italiane. E’ un lento lavoro di semina e di propaganda, molto intenso, che potrà portare i suoi frutti solo a distanza di tempo. Ma i presupposti sono ottimi ed i semi piantati fino ad ora sono decisamente di buona qualità e lasciano prevedere un ottimo raccolto!

7- Con che tipo di moto stai viaggiando e con quale attrezzatura?

Sto viaggiando con una moto che ha già la bellezza di 18 anni. E’ una Honda Africa Twin750cc sapientemente trasformata dalle mani di Boano Moto di Caraglio-CN. Abbiamo modificato tutto l’avantreno per avere una guidabilità migliore della moto in fuoristrada, sostituito il serbatoio originale con uno più grande di 36 lt per avere un’autonomia di 500-550km. Il motore è stato revisionato a nuovo e l’assoluta mancanza di elettronica, mi garantisce un’affidabilità più elevata sulla lunga percorrenza. Tutto l’equipaggiamento dalle valigie rigide a quelle morbide waterproof, dal vestiario al casco all’attrezzatura elettronica, agli stivali, all’assicurazione sanitaria, ecc.ecc mi sono state gentilmente offerte da sponsor tecnici di grande prestigio.

Isiolo, Kenya

Isiolo, Kenya

8- Nella tua tabella di marcia quanti km sono previsti al giorno?

La mia tabella di marcia varia enormemente in base agli incontri. Tutto il programma creato in origine è saltato. Sto andando “a vista” ed in base a ciò che mi viene proposto man mano, muto itinerario e permanenza. Posso dire che la distanza massima percorsa in un solo giorno è stata di 1150 km, in Sud Africa. La media potrebbe essere di 400-500 km al giorno.

9- Come ti organizzi per i pernottamenti?

Prima di partire sono stato contattato dai Sacerdoti Salesiani di Don Bosco che mi hanno proposto di portare in giro per il mondo, un messaggio che giunge direttamente dall’Istituto Valsalice di Torino. Questa collaborazione mi ha portato ad incontrare 21 missioni salesiani in Africa, di parlare a migliaia di studenti e di ricevere alloggio e supporto logistico in tutte le nazioni fino ad ora visitate. Oltre ai missionari, sto ricevendo numerose proposte da viaggiatori, motociclisti e semplici persone che stanno seguendo il mio viaggio sui social media come facebook. Questo mi permette di mantenere sotto controllo i costi che viceversa sarebbero ben più elevati.

10-  In media quanto ti fermi in un luogo?

Anche qui dipende. Può essere una sola notte, oppure due settimane. Come dicevo poc’anzi, dipende dagli incontri!

11-Qual è l’aspetto del tuo viaggio che richiede un maggiore spirito d’adattamento? 

L’aspetto climatico. Il grande caldo o il temporale improvviso che ti coglie in un tratto di strada dove non c’è nulla per ripararti. Oppure la sistemazione per la notte. Talvolta mi capita di fermarmi a dormire in piccole strutture alberghiere che sono decisamente lontane dal concetto di hotel 5 stelle! Questo è vantaggioso dal punto di vista economico,ma sicuramente penalizzante dal punto di vista confort e pulizia!

Namibia notturna

Namibia notturna

12-Il tragitto più impegnativo che hai dovuto affrontare finora?

Direi la strada che collega Etiopia e Kenia, da Moyale a Isiolo. 570km di nulla o poco, interrotti a metà da un paese, Marsabit. La qualità della strada è pessima e devi sempre fare attenzione a dove metti le ruote. Stanno pian piano asfaltano tutto il tratto, ma i 270km che rimangono da percorrere su fondo sterrato sono veramente intensi!

13- Quando arrivi in un luogo come ti organizzi per l’esplorazione?

Prima cosa che faccio è trovare un posto dove parcheggiare moto ed equipaggiamento. Se dormo da amici o da Salesiani, non c’è problema perché trovo un posto sicuro e persone che mi attendono. Se mi devo organizzare con l’alloggio, cerco una struttura che abbia un posto sicuro per la moto. Priorità a lei! Dopodichè mi organizzo per visitare il visitabile utilizzando guide Lonely Planet in formato digitale per ovvie ragioni di mancanza di spazio!

14- Uno o più incontri speciali con locali o altri giramondo?

Beh gli incontri con i ragazzi down in molti dei posti che ho visitato sono quelli che mi lasciano i ricordi più belli, così come il sorriso delle centinaia di bambini incontrati nelle missioni salesiane in Africa. Poi senza dubbio, l’incontro con Steven, amico Tedesco di soli 27 anni che a bordo della sua piccola Yamaha XT 125cc sta girando l’Africa da Nord a Sud e da Ovest a Est. Abbiamo trascorso un paio di settimane insieme ed è stato bellissimo condividere i nostri due diversi modi di viaggiare, accomunati dalla sola ed unica passione di vivere la vita per ciò che è!

15- Da dove riprenderai la tua vita quando questa lunga avventura sarà finita?

Questa è la domanda che mi fanno in molti e a tutti rispondo nell’unica maniera che conosco: non lo so! Il viaggio è ancora lungo. L’esperienza che sto vivendo è solo all’inizio. Non so cosa l’universo ha in serbo per me, ma sono sicuro che continuerò la mia missione nel campo del sociale, collaborando per qualche ONG oppure per progetti dove io possa esprimere le mie capacità. Sicuramente non tornerò alla vita precedente. Una volta che cominci, non puoi tornare indietro!

Casa salesiana di Adigrat

Casa salesiana di Adigrat

Vi saluto con la massima che ha fatto radicalmente cambiare la mia vita. L’ha scritta il grande filosofo Statunitense Henry David Thoreau e recita così:

Va con fiducia nella direzione dei tuoi sogni. Vivi la vita che hai sempre desiderato…

Non smettete mai di sognare! E’ gratis, non ci sono limiti ed i sogni, prima o poi, se ci credete veramente, si realizzano!

Se ci sono riuscito io, credetemi, tutti possiamo farcela!

Se vuoi seguire Mauro nel suo lungo giro del mondo in moto:

Sito web: www.vagabondoperilmondo.com

Oppure sulla sua Pagina Facebook 

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