Dalla Puglia, con un vecchio camper, alla conquista del mondo

 

Lorenzo, 38 anni, fotografo e videomaker, viaggiatore da sempre. Peppino, 41 anni, uomo di mare, sta vendendo la sua pescheria per tagliarsi tutti i ponti dietro. Entrambi pugliesi Doc, decidono di acquistare un vecchio camper, restaurarlo e  mettersi in strada. Prima il lungo viaggio fino Capo Nord, poi la Cappadocia e ora un grande progetto: il loro primo giro del mondo.

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COME VI SIETE CONOSCIUTI E A QUANDO RISALE IL VOSTRO PRIMO VIAGGIO?

Ci conosciamo da anni e il primo viaggio risale a una decina di anni fa. Io (Lorenzo) avevo comprato una telecamera e la volevo testare. Abbiamo fatto un esperimento: girare in auto per l’Italia andando a trovare gente che conoscevamo sparsa dal nord al sud.

 

DA QUALE ESIGENZA NASCE L’IDEA DEL VIAGGIO IN CAMPER?

Avendo viaggiato sempre on the road, in auto, ci siamo detti: perché non avere una casa al posto dell’auto? La risposta è stata naturale. Abbiamo comprato questo camper dell’82, lo abbiamo restaurato, lo abbiamo ribattezzato Vostok (come la prima missione dell’uomo nello spazio) e abbiamo iniziato a viaggiare.

 

IL PRIMO VIAGGIO A BORDO DEL VOSTOK VI HA VISTI ARRIVARE A CAPO NORD ATTRAVERSANDO L’EUROPA DELL’EST: ITINERARIO PRESTABILITO OPPURE AVETE, IN LINEA DI MASSIMA, IMPROVVISATO?

Sapevamo di arrivare a Capo Nord e sapevamo che volevamo imbarcarci per la Croazia. Le mappe, la fantasia, la volontà di non prendere autostrade e la voglia di ricevere quanto più possibile da un viaggio simile hanno fatto il resto.

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COM’E’ ARRIVATA INVECE L’IDEA DI RAGGIUNGERE LA CAPPADOCIA E QUALI STATI AVETE ATTRAVERSATO ?

Dopo Capo Nord, che comunque è una meta fantastica nella testa dei viaggiatori, volevamo raggiungere un posto più caldo, un posto ad est, un posto che avesse in sé una portata immaginifica. La Cappadocia è sulla via della Seta, punto di passaggio di viaggiatori, leggende e sogni. Il viaggio è stato più semplice e facile rispetto a quello di Capo Nord, abbiamo attraversato solo Grecia e Turchia, ma ha riservato le sorprese che solo se viaggi all’avventura puoi vivere.

 

CHE DIFFERENZE AVETE RISCONTRATO TRA DIRIGERSI VERSO IL ‘NORD’ E IL ‘SUD’ DEL MONDO?

Andare a Capo Nord, attraversare tutta Europa è stato come vivere un’evoluzione, attraverso diverse civiltà, attraverso diversi climi e diversi modi di pensare. Siamo passati dall’anarchia più vivace della campagna serba al clima più austero che contraddistingue il nord e le popolazioni nordiche. Andare verso la Cappadocia è stato come tornare a casa: ci consideriamo delle persone spiccatamente mediterranee in quanto pugliesi.

 

QUALI SONO GLI ASPETTI POSITIVI DI UN LUNGO VIAGGIO IN CAMPER ON THE ROAD?

Dopo tre giorni ti sembra di stare in viaggio da tre settimane e tutto inizia ad essere diverso intorno a te, pur avendo la tua casa e le tue cose sempre a disposizione. Il Vostok è un camper molto spartano e allora impari subito ad arrangiarti, a vivere di quel poco che hai a disposizione.

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GLI ASPETTI INVECE PIù FATICOSI?

Quando fai qualcosa con passione non riesci a vedere la fatica in quello che fai. Potremmo parlare di doveri e di premure nella manutenzione giornaliera del camper e nello stare attenti a tutto quello che la strada ti porta, ma viviamo questo aspetto con serenità.

 

DAL PRIMO VIAGGIO AD OGGI QUANTI KM IN PIù SUL CONTACHILOMETRI DEL VOSTOK?

Il Vostok è come una bella signora a cui non si chiede l’età. In realtà il contachilometri ha una numerazione molto limitata e abbiamo volutamente perso il conto.

 

AVETE MAI AVUTO INCONVENIENTI DI TIPO MECCANICO COL MEZZO O DI IMPREVISTI ALLE FRONTIERE?

Una volta, andando a Capo Nord il relè delle frecce non funzionava più ma non abbiamo disperato perché tanto da Helsinky a Capo Nord c’è una strada di 2mila km in cui si va sempre dritti e non avevamo bisogno di girare. Scherzi a parte in Cappadocia abbiamo avuto problemi col freno a mano e con la frizione, ma nulla che non si potesse risolvere. Il Vostok ha il grande vantaggio di poter essere riparato facilmente, con bassissimi costi, non ha componenti elettroniche elaborate, centraline o pezzi introvabili. Alle frontiere, invece, qualche lungaggine burocratica, o qualche controllo di troppo, a volte, ma nulla di particolarmente grave.

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QUAL E’ IL SENSO DEL MONDO CHE SI RICAVA VIAGGIANDO ON THE ROAD ?

L’umanità.

Preferiamo viaggiare lontano dalle autostrade, dai circuiti turistici, percui spesso ci capita di fermarci in paesini dove anziani e bambini si avvicinano per parlare, chiedere, guardare. E’ un punto di vista privilegiato, il fatto di essere nelle cose, senza esserne parte. Osservare, partecipare, conoscere. La curiosità è il primo requisito di un viaggiatore.

 

PIU’ FACILE O PIU’ DIFFICILE RISPETTO A QUANTO PENSASTE?

Non avevamo particolari aspettative. Possiamo dire che sicuramente farlo è più bello di quanto potessimo immaginare.

 

QUALCOSA CHE NON VI ASPETTAVATE?

Abbiamo sempre trovato una disponibilità e una generosità oltre ogni immaginazione. In ogni posto, in ogni nazione. La gente ha bisogno di comunicare, di interagire. Un tempo i viaggiatori erano sempre ben visti perché portavano novità, portavano notizie fresche.  Oggi la gente ha bisogno di sognare e forse noi con i nostri racconti o con i semplici lineamenti dei nostri visi raccontiamo storie a chi le vuole ascoltare.

 

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UN ASPETTO CHE AVETE SCOPERTO DI VOI DURANTE E GRAZIE AL VIAGGIO?

La capacità di organizzarci. Abbiamo sempre viaggiato insieme e entrambi siamo sempre stati due tipi diciamo “anarchici”. Invece da quando viaggiamo in camper abbiamo imparato che alla base di certi viaggi, insieme alla libertà deve esserci disciplina e organizzazione.

 

ORA AVETE UN ALTRO GRANDE E AMBIZIOSO SOGNO: IL GIRO DEL MONDO. QUANDO PARTIRETE E COME?

Stiamo cercando i fondi e gli sponsor. Probabilmente partiremo entro la fine dell’anno. C’è tutta una serie di iniziative che stiamo mettendo in atto. Abbiamo un blog www.vostok100k.com poi abbiamo una nostra trasmissione radiofonica (la domenica sera alle 21 su Radio Selene), in estate realizzeremo una serie di documentari girati in camper (saranno sul nostro canale youtube www.youtube.com/user/Vostok100k) e comunque pubblichiamo novità ed aggiornamenti sulla nostra pagina FB . L’idea è quella di girare una sorta di format televisivo che coinvolga la rete. Sarà una sorpresa

 

QUALE SARA’ L’ITINERARIO E QUANTO TEMPO CONTATE DI RESTARE VIA?

Nei quasi due anni in cui staremo via attraverseremo i 5 continenti toccando una sessantina di stati. Sempre andando verso est.

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COME SI TORNA ALLA QUOTIDIANITA’ DOPO ESSERE STATI NOMADI?

Si è nomadi sempre, anche quando si torna alla quotidianità.

 

UNA DOMANDA CHE VORRESTE VI FOSSE FATTA E CHE NESSUNO VI FA MAI?

“ma quando vi fermerete?”

Naturalmente non c’è una risposta

 

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  1. Pingback: "Viaggiatorisidiventa": un'intervista inaspettata » Vostok100k

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