Andrea Sabbato: la Turchia in autostop dormendo a costo zero

 

Andrea Sabbato viaggia in autostop e tramite Couchsurfing trova ospitalità gratuita riducendo così al massimo le sue spese di viaggio. La scorsa estate ha attraversato la Turchia da Istanbul al sud est estremo, ai confini con l’Iran. Ogni volta che si mette in viaggio i suoi amici gli dicono che il suo modo di spostarsi è pericoloso e rischioso ma lui risponde: “Sono solo luoghi comuni! ” e continua a viaggiare….

 

Turchia-Van

Turchia-Van

Mi chiamo Andrea, ho 23 anni, sono di Milano e attualmente studio Cooperazione Internazionale all’Università di Bologna. In passato sono andato in Erasmus a Barcellona ma il mio primo viaggio l’ho fatto quando avevo 18 anni andando con 2 amici a Parigi in treno.

 

1) L’ESTATE SCORSA SEI STATO IN TURCHIA ATTRAVERSANDOLA DA OVEST A EST IN AUTOSTOP : ERA LA PRIMA VOLTA CHE FACEVI UN’ESPERIENZA COME QUESTA?

Ero già stato in Turchia altre due volte, l’anno prima con mio padre per pochi giorni tra Istanbul e Izmir; due anni prima invece ci sono arrivato dopo 40 giorni di viaggio in Grecia con un paio di amici. L’anno scorso volevo vedere il resto della Turchia e l’ho attraversata tutta fino al sud est estremo, ai confini con la Mesopotamia. Ho viaggiato altre volte in autostop, la prima in Portogallo con un amico quando avevo 18 anni, poi in Spagna e in Grecia. Quest’ultima, devo dire, difficile da questo punto di vista: non ti carica nessuno in confronto alla Turchia che per fare autostop è come un parco giochi.

2) COME SEI ARRIVATO IN TURCHIA DALL’ITALIA ?

Sono arrivato con un volo Ryanair su Tessalonica da dove ho preso un autobus notturno che in 10 ore mi ha portato ad Istanbul. In realtà non sarei dovuto partire da solo ma all’ultimo momento l’amico che doveva venire con me non ha più potuto e quindi sono partito comunque.

3) QUALI SONO STATE LE TAPPE TRA ANDATA E RITORNO?

Dopo aver trascorso qualche giorno a Istanbul sono partito per Izmir, che volevo rivedere, poi mi sono diretto a Foca dove mi ha raggiunto Greta, la mia ragazza, che arrivava dall’Iran dove era stata a fare un corso di Farsi e dove abbiamo partecipato ad un Festival di musica rock turca sulla spiaggia. Evento straordinario. Abbiamo quindi proseguito insieme per Efeso e Pamukkale per poi dirigerci verso la Cappadocia da dove ci siamo diretti verso sud a Gaziantep, 80 km da Aleppo (tappa culinaria, città famosa anche per la passione che mette nella preparazione del cibo). Siamo quindi arrivati a Mardin, piccolo paese che si affaccia sulla Mesopotamia con architetture incredibili. Poi abbiamo fatto altre tappe fino ad arrivare a Van da dove siamo rientrati a Istanbul in aereo.

 

Greta- Turchia in autostop

Greta- Turchia in autostop

 

4) PER I PERNOTTAMENTI VI SIETE AFFIDATI A COUCHSURFING. COME ORGANIZZAVATE LE RICERCHE?

Il primo contatto che avevo preso per Istanbul è saltato all’ultimo minuto, fortunatamente conoscevo già un pò la città, essendoci stato in passato, e quando sono arrivato sono andato in un Internet Point per cercare altra ospitalità lasciando il mio numero di telefono e dicendo che mi trovavo già in Turchia. Poco più di un’ora dopo mi ha dato la disponibilità un ragazzo turco che mi ha ospitato per diversi giorni. Mentre ero suo ospite sono arrivati anche un ragazzo francese e una ragazza cilena che stavano viaggiando da un anno; avevano vissuto un anno in Australia e uno in Nuova Zelanda e dopo tre anni stavano tornando in Francia.Abbiamo fatto molte escursioni insieme e abbiamo deciso di andare ad un Festival di musica rock turca che si svolgeva in quel periodo sulla spiaggia di Foca, non lontano da Izmir. Da lì il viaggio è proseguito con la mia ragazza e per connetterci a Couchsurfing abbiamo sempre usato gli Internet Point con un massimo di previsione di due tappe. a volte abbiamo dovuto modificare un pò l’itinerario in base a dove si trovava ospitalità. A Van, nel sud-est della Turchia, siamo stati ospitati da un ragazzo francese proprietario di due agenzie di viaggio che ci è stato molto utile perché tramite lui abbiamo trovato il biglietto aereo di ritorno per Istanbul a 40 euro.

 

5) SECONDO LA TUA ESPERIENZA, VIAGGIARE AFFIDANDOSI AL COUCHSURFING E’ SEMPRE SICURO?

Tra Turchia, Grecia e Spagna sono stato quasi in 30 case e non mi è mai successo niente. Possono esserci situazioni in cui ti trovi meglio o peggio però sempre belle persone. Soltanto in un caso un Host in Grecia ci ha provato con la mia compagna di viaggio ma gli è andata male. A questo proposito devo dire che ad una donna sola il viaggio che abbiamo fatto noi in Turchia non lo consiglierei affatto.

Kappadocia

Kappadocia

 

6) COME AVETE GESTITO I PASSAGGI DAGLI AUTOMOBILISTI? CHIUNQUE SI FERMI E’ QUELLO GIUSTO?

Non è mai stato necessario scegliere, è sempre andato tutto bene tranne in un’occasione in cui abbiamo avuto problemi con i camionisti che ci avevano caricato perché mi chiedevano di “condividere” la mia ragazza. Abbiamo preso i nostri zaini e siamo scesi nel punto esatto in cui ci trovavamo. Devo dire che, prima di salire, Greta aveva detto che i due non le ispiravano molta fiducia; credo che le donne siano provviste di ricettori diversi rispetto a certe situazioni.

 

7) QUALI ERANO I TEMPI D’ATTESA PRIMA CHE QUALCUNO VI CARICASSE?

Ho notato molta differenza tra ‘autostoppare’ da solo o con una donna; quando ero con la mia ragazza ci caricavano subito, tempo d’attesa massimo 20 minuti circa. Da solo ho aspettato anche per ore. Quando sono partito da Istanbul per Izmir ho cambiato 5 passaggi e ci sono volute 18 ore per arrivare a destinazione. Il tutto in pieno Ramadam.

 

8) QUALI SONO I PRO E I CONTRO DI UN VIAGGIO COME QUESTO?

Uno dei pro è che viaggiando in autostop e usufruendo dell’ospitalità locale si può stare molto tempo in giro: escludendo i voli aerei, un mese in Turchia mi è costato solo 250 euro. L’aspetto invece contro è che la costante attenzione al “non-spendere” può rivelarsi un pò stressante. Condizione che però accetterei volentieri se potessi stare in viaggio tutta la vita!!

 

Kappadocia

Kappadocia

9) QUALI SONO I COMMENTI DEI TUOI AMICI PRIMA DELLE TUE PARTENZE?

Gli amici di Milano, soprattutto, viaggiano in maniera classica e il modo in cui viaggio io viene percepito come molto pericoloso; in realtà non mi è mai successo niente di grave. Anche questo mi fa pensare al divario tra la percezione che abbiamo della realtà e la realtà che poi incontriamo in quanto tale. Non solo da parte delle persone che restano a casa ma anche dai locali stessi rispetto a zone del loro stesso paese considerate pericolose. In Turchia, per esempio, esiste un apparente divario tra Est e Ovest; in realtà non credo sia così netta la differenza o la demarcazione culturale come si è portati a pensare e come pensano i turchi stessi. Prima di partire per il Kurdistan ci dicevano che sarebbe stato molto pericoloso, pieno di terroristi. Paradossalmente abbiamo trovato un’inaspettata vita notturna a Van, nel sud est estremo, e  qualche sguardo di disapprovazione a Istanbul per una gonna considerata troppo corta.

 

10) QUAL E’ STATA L’EMOZIONE PREVALENTE DI QUESTO VIAGGIO?

Direi il piacere della scoperta. La Turchia, come suoni e colori cambia molto rispetto ad un paese europeo.

 

11) COSA CONSIGLIERESTI A CHI VOLESSE INTRAPRENDERE LO STESSO VIAGGIO?

Di non dare troppa importanza ai momenti difficili dati dagli imprevisti perché poi quando si torna a casa nella memoria restano quelli belli. Quelli brutti te li porti dietro nella misura in cui riesci a superarli e non in quanto tali.

 

Galata tower

Galata tower

12) C’E’ QUALCOSA IN CUI TI SENTI CAMBIATO DOPO QUESTA ESPERIENZA?

Tutti i viaggi mi cambiano in qualcosa, se non mi lasciano dentro niente mi faccio delle domande, forse vuol dire che potevo stare a casa. Molto avviene grazie alle persone che incontri, alle riflessioni che ti fanno partire. I ribaltamenti prospettici sono sempre molto interessanti. Non sempre questo avviene con i locali, spesso succede con occidentali che magari vivono lì e che hanno una prospettiva diversa da quella standard. Ogni viaggio diventa anche un modo per ampliare le capacità di adattamento ad ogni circostanza. Percepisco comunque il cambiamento dato dall’insieme dei viaggi che ho fatto come un processo verso la conoscenza e la scoperta di me stesso.

 

13) UN OGGETTO CHE NON MANCA MAI NEL TUO ZAINO?

Carta e penna

 

14) COME DEFINIRESTI, IN UNA SOLA PAROLA, IL TUO MODO DI VIAGGIARE?

Estemporaneo. Vivere il momento

 

Mardin

Mardin

15) IL TUO PROSSIMO VIAGGIO?

Parto per il Marocco tra qualche giorno con Greta, poi tornerò in Turchia verso la fine d’agosto: ci ancora molte cose che voglio vedere.

 

 

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