8 buoni motivi per iniziare a viaggiare a piedi

 

Andare a piedi.

Non importa verso dove né per quanti chilometri. Ritrovare lo spazio intorno a sé e farne un cammino, una piccola sfida.

Nessun mezzo di trasporto, niente motore, niente benzina. Solo noi e la strada, noi e un pianeta da misurare a piedi. E chissà che non si scopra che camminando si può arrivare ovunque e che il corpo ce la fa, ad essere libero, ad essere forte. Un buon paio di scarpe, una massiccia dose di fiducia e le gambe come forza motrice, a spingerci avanti.

Lasciare il mito della velocità, abbandonare l’idea di cambiare continente in poche ore e ritrovare la bellezza dei sentieri, la fatica della strada, le origini del viaggio.

Ogni buon viaggiatore dovrebbe poter raccontare di quella volta in cui ‘ mi sono incamminato e perso, per le strade del mondo’.

Ogni buon viaggiatore dovrebbe poter dire ‘ci sono arrivato a piedi’.

 

viaggiare a piedi

 

8 BUONI MOTIVI PER INIZIARE A VIAGGIARE A PIEDI

 

RAPPORTO ETICO CON IL MONDO 

Non c’è modo di viaggiare al mondo che lasci meno segni di questo. Le impronte dei tuoi passi, qualche goccia di sudore e l’immagine di un viandante che vuole riappropriarsi della terra. In qualche modo fai il tifo per il mondo, contribuisci alla sua salvaguardia e lui ti ripaga a modo suo: innondandoti di bellezza.

 

RITROVARE LA LENTEZZA

Quattro, forse cinque chilometri all’ora se cammini in piano e sei già allenato. Trenta chilometri al giorno, distanza che, in macchina, copriresti in un quarto d’ora. Eppure arrivi a sera  e ti sembra, anzi sei sicuro, che quella lentezza abbia un senso, che ti renda libero, nonostante la fatica.

 

LA FORZA DEL CORPO

Se non vuoi limitarti ad una lunga passeggiata ti serve un corpo forte, ti serve resistenza, la capacità di respirare senza affanno. La strada ti allena, sviluppa i tuoi muscoli e ti regala fiato. Giorno dopo giorno, chilometro dopo chilometro, confine dopo confine. E al tempo stesso ti mette davanti ai tuoi limiti, ai muscoli che ti seguono, a quelli che invece no.

 

RITROVARE LA SEMPLICITA’

Puoi avere al tuo attivo un considerevole numero di paesi visitati e aver imparato a far del tuo bagaglio un compagno leggero ma se viaggi a piedi sarai costretto a considerare la semplicità e l’essenziale come unico modo per salvare le tue vertebre. E anche quando ti sembrerà di avere sulle tue spalle solo il necessario imparerai a considerare il peso, anche in grammi. E milligrammi.

 

LA LIBERTA’

E’ che se cammini trasgredisci tutti gli ordini, esci dalle coordinate per turisti. Se cammini inizi a pensare che sei libero di andare dove vuoi, che tanto non ti controlla nessuno. Che puoi prendere una strada e vedere dove arriva. Se cammini sei tu a decidere quando fermarti e riprendere la via di casa oppure proseguire puntando l’orizzonte.

 

RITROVARE LA PAZIENZA

Non è detto che tutto vada secondo i piani, sei sulla strada e potrebbe piovere, fare caldo o molto freddo. Potresti avere sete e non trovare acqua, sentire i morsi della fame e dover aspettare la prima insegna che dica ‘Qui si mangia’. Oppure trovare il posto giusto per accendere un fornellino e arrangiarti come puoi. Potresti essere stanco e doverti fermare, sbagliare strada e tornare indietro. E la pazienza è come un muscolo: si allena e diventa robusta macinando chilometri.

 

EMPATIA

“Non giudicare nessuno finchè non camminerai per un miglio nelle sue scarpe” dice un proverbio inglese e nessuna esperienza come quella di viaggiare a piedi ti insegna a fare i conti con le storie altrui. Milioni di persone che lasciano il loro paese di origine e si incamminano verso un’idea di libertà. Camminare un solo giorno sperimentando la fatica e la fuga come unica alternativa possibile, significa combattere l’umana incapacità di mettersi nei panni degli altri.

 

VIAGGIO SENSORIALE

Succederà senza che nemmeno tu lo voglia, scoprirai che il tuo olfatto è un potente strumento di orientamento, che le tue mani possono trattenere ricordi al pari di una buona fotografia, che ogni luogo ha sapori diversi e ti ci dovrai abituare, che i suoni dell’aria aperta non sono quelli dell’abitacolo di un auto, che i tuoi occhi impareranno a cogliere il maestoso e l’infinitamente piccolo. Camminando s’impara che la felicità può essere un concetto semplice: l’erba bagnata sotto i tuoi piedi, l’odore di un gelsomino selvatico, la mano di uno sconosciuto.

 

E tu partiresti per un viaggio a piedi? Se sei in cerca di ispirazione puoi leggere la storia di Mattia Miraglio, che è partito dall’Italia e, a piedi, è arrivato in Australia.

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