11 motivi per viaggiare indipendenti ed essere spudoratamente felici

Sono sicura che se avete provato il viaggio indipendente, poi, all’organizzato non ci pensate più. Non è questione di relax, di lasciar fare, di sentirsi presi in carico e coccolati, è che “Il viaggiatore” ci ricorda Michel Onfray ” riunisce in sé il gusto per il movimento, la passione per il cambiamento, il forsennato desiderio di mobilità, la viscerale incapacità di inserirsi in una comunione gregaria, la violenta pulsione all’indipendenza, il culto della libertà e la passione per l’improvvisazione delle minime azioni e dei fatti che lo riguardano”.

Questi sono, secondo me, 11 validi motivi per viaggiare indipendenti ed essere spudoratamente felici:

viaggiare indipendenti ed essere spudoratamente felici

1) L’atto di viaggiare è un’azione che prevede la messa in pratica di molte attività; dalla scelta di una destinazione, all’organizzazione dei passi necessari per acquistare un volo aereo, un biglietto ferroviario, il noleggio di un’auto, la scelta di una bicicletta o di un buon paio di scarpe, di una sistemazione, ecc… a seconda del tipo di viaggio che vogliamo intraprendere. Quando viaggiamo in maniera indipendente abbiamo  la possibilità di sperimentare e acquisire competenza sempre maggiore in tutti gli aspetti pratici del nostro andare. Siamo noi a decidere, noi che diamo forma, noi che la modifichiamo.

2) Viaggiando in maniera indipendente entriamo in contatto con le popolazioni locali. Usando mezzi pubblici, camminando su strade secondarie, frequentando i luoghi vissuti dai locali e incontrando la cultura locale senza filtri. Noi e l’altro, l’altro che è in noi.

3) Ci sperimentiamo personalmente, ci mettiamo in gioco e scopriamo di quante abilità e potenzialità siamo portatori. Il viaggio indipendente ci toglie dall’involucro protettivo dell’intermediazione. Siamo noi, di fronte al nuovo e all’ignoto. E di solito si tratta di un gran bell’incontro.

4) Avendo cura e dovendoci occupare degli aspetti pratici, sviluppiamo e ampliamo una capacità organizzativa e autonoma di cui potevamo non essere a conoscenza. Una volta rientrati a casa, sarà materiale utile da cui attingere per la risoluzione dei guai quotidiani.

5) Viaggiare in maniera indipendente, spesso, significa anche viaggiare da soli. Ulteriore passo nell’apprendere le regole dell’arte del viaggio. Viaggiare soli significa entrare totalmente in contatto con se stessi e le proprie parti più intime. Significa non avere appigli se non dentro di sé, significa attivare un dialogo continuo tra il viandante e il sedentario che sono in noi e metterli d’accordo sulle strade del mondo. La maggior parte delle persone rifugge soltanto il pensiero…

viaggiare indipendenti ed essere spudoratamente felici

6)  Possiamo contare sulla possibilità e sulla capacità di improvvisare. Il viaggio intermediato molto difficilmente, o comunque in pochi casi, lascia sufficiente spazio alla gestione dei tempi, degli spazi e delle situazioni in generale.

7) Siamo costretti a comunicare in prima persona e, di conseguenza, saremo “felicemente” costretti anche ad impegnarci per imparare una lingua diversa dalla nostra. Per noi “italians” questo continua ad essere un punto debole…

8) Non dobbiamo cedere a troppi compromessi. Se ci piace, stiamo. Se non ci piace, andiamo. Possiamo esprimerci in vagabondaggi, bighellonamenti, gironzolerie. Perderci, se ci va. Ritrovarci altrove. Esplorare quello che non è turistico e che non troveremo mai sulla nostra guida.

9) Ritroviamo i ritmi naturali del corpo. Mangiare quando abbiamo fame, dormire quando abbiamo sonno. Semplicemente.  Seguire, fuori dalla routine lavorativa e del viaggio troppo organizzato, le nostre esigenze primarie. Assaporare la bellezza, il senso di complicità e armonia con noi stessi che ne scaturiscono.

10) Sperimentare che le eventuali paure che ci assillavano prima di partire si dissolvono e lasciano spazio all’avventura di trovarsi beatamente spaesati e sereni. Lontani da casa, senza intermediari, al centro di noi stessi. Banalmente e spudoratamente felici.

11) Se il viaggio andrà non secondo le nostre aspettative non avremo nessuno su cui scaricare responsabilità se non noi stessi, e questo ci aiuterà a perfezionare il nostro unico e personale modo di vagare per il pianeta.

Siete pronti? 🙂

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